UMANI A MILANO PER PROGETTO ARCA
Le storie del Globo Weplanet
Ero venuta qui negli anni ‘90 e avevo un lavoro come badante di una persona anziana, e avevo una casa. Quando è scoppiata la guerra in ex-Jugoslavia sono tornata a Belgrado per prendere mia mamma che non stava bene e per portarla qui con me, ma hanno chiuso i confini e non ci hanno fatti più usc... (continua)
Quando ero piccola – avevo sei o sette anni – mia madre quando tornava a casa dopo il lavoro alle quattro del mattino, mi svegliava e mi picchiava e mi obbligava a pulire di nuovo la casa come se fosse uno specchio, anche se era già pulita, mentre lei gridava e poi vomitava e regolarmente si metteva a piangere, e io la consolavo, e poi sveniva e io le mettevo un cuscino sotto la testa. Perché ero piccola, ed era difficile spost... (continua)
In strada spesso c’è solidarietà, se riesci a farti un gruppo di amici di cui fidarti. Qui in Centrale per esempio mi è capitato. Io ho dormito parecchie sere convinta di essere sola poi ho scoperto che durante la notte era passato qualcuno a vedere come stavo. Sono piccole cose ma ti fanno sentire meno so ... (continua)
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Il gioco d’azzardo è un mistero perché io quando entravo in una sala slot sapevo che avrei perso tutto. Eppure lo facevo lo stesso. È una cosa che mi fa rabbia, a me, coglione e scemo. E quando magari capitava che mi rimanevano duecento euro in tasca e avrei potuto dire “ok ho perso 800 euro, adesso basta”, invece no, dovevo andare fino in f... (continua)